STEP 2 – INDIVIDUAZIONE

Descrizione

Questa fase serve a ricostruire le esperienze e individuare nel Quadro Nazionale le qualificazioni e le competenze regionali potenzialmente validabili e certificabili.

Il servizio di accompagnamento è finalizzato alla messa in trasparenza delle esperienze significative allo scopo e alla redazione del Documento di Trasparenza. Il servizio avviene attraverso colloqui individuali e l’analisi condivisa del curriculum vitae del richiedente, documento aggiornato che andrà allegato alla documentazione. L’individuazione include anche un processo cognitivo di ricostruzione dei risultati ottenuti da questi apprendimenti acquisiti in contesti non-formali (per es. nel lavoro) e informali (per es. come appassionato di teatro), consistenti anche in manufatti concreti (per es. un tavolo se sono un potenziale falegname, oppure una aiuola se voglio certificare una competenza nel settore della manutenzione del verde). La dimostrazione di evidenze, con la raccolta in un Dossier personale della documentazione comprovante gli apprendimenti acquisiti, richiederà un po’ di tempo al candidato, affinché il suo Documento di trasparenza e Dossier delle evidenze sia apprezzabile nella fase successiva di validazione.

Pre-requisiti

Per il richiedente è importante, una volta individuate le unità di competenza di interesse, analizzare il proprio curriculum vitae e identificare, anche con il supporto dell’operatore consulente, quelle esperienze e abilità acquisite in contesti non formali ed informali, oltre che dimostrabili, attinenti e significative per la/le competenze in obiettivo.

La completezza del CV e il suo aggiornamento, con la relativa documentazione a supporto, sono precondizioni importanti per un corretto svolgimento del processo di individuazione e messa in trasparenza. Si consiglia di produrre più evidenze per ciascuna delle competenze presenti del Documento di trasparenza.

Materiali e strumenti di supporto

Il supporto dell’operatore consulente del servizio si svolgerà secondo le funzioni a lui prescritte per questa attività, e precisamente:

  • Informare il richiedente sui diritti, doveri ed obblighi relativi ai processi di validazione e certificazione delle competenze, nonché al processo di riconoscimento dei crediti formativi, esplicitandone il senso, le relative relazioni e favorendo, attraverso un approccio orientativo, comportamenti responsabili
  • Supportare il richiedente nella corretta:
    • predisposizione della domanda, del patto di servizio e della documentazione necessaria per l’avvio dei processi;
    • comprensione delle caratteristiche dei profili e delle unità di competenza oggetto di potenziale validazione e certificazione;
    • comprensione delle caratteristiche delle Unità Formative, moduli, segmenti, prerequisiti, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, verificando l’eventuale esigibilità di crediti con valore a priori.
  • Identificare e formalizzare, sulla base delle caratteristiche delle esperienze di apprendimento formali, non formali ed informali maturate dal richiedente:
    • le competenze individuate con riferimento alle qualificazioni e ai repertori di pertinenza;
    • i crediti formativi richiedibili.
  • Definire e programmare il percorso di ricostruzione delle esperienze e di loro messa in trasparenza, in coerenza con gli standard di servizio applicabili.
  • Presentare al destinatario il percorso ed attivarlo, al fine dell’individuazione delle esperienze e delle evidenze di supporto.
  • Condurre in modo transattivo le sessioni di lavoro, individuali o di gruppo, rivolte alla progressiva ri-costruzione e rappresentazione motivata, giustificata e trasparente delle esperienze, con riferimento agli apprendimenti formali, non formali e informali.
  • Supportare il richiedente nella composizione del Documento di trasparenza, con particolare attenzione all’autovalutazione ed alla giustificazione del valore, in termini di accettabilità e pertinenza, delle singole esperienze rispetto alle competenze certificabili/ai crediti riconoscibili.
  • Supportare il richiedente nella produzione delle evidenze utili al fine della dimostrazione delle esperienze poste in trasparenza.
  • Informare il richiedente sul valore e la funzione del Documento di trasparenza nelle successive fasi dei processi di validazione a fini di certificazione delle competenze o di riconoscimento dei crediti formativi.
  • Gestire gli aspetti procedurali ed informativi funzionali al rilascio del Documento di trasparenza, garantendone la tracciabilità.

Link utili

Da questo link della Regione Lazio è possibile scaricare il Modello di Documento Trasparenza e le istruzioni per la sua compilazione:

http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/?vw=modulisticaDettaglio&id=309

Prossimi passi

Al termine di questa seconda fase, il candidato potrà:

  • Uscire dal percorso, in quanto il richiedente conviene sulla mancanza dei requisiti sostanziali per procedere nella validazione delle unità di competenza o qualificazione;
  • Proseguire con la terza fase per la validazione: STEP 3 (nel caso di richiesta di crediti di ammissione o frequenza a un corso di formazione formale regionale, oppure dei Fondi Interprofessionali);
  • Procedere con l’accesso diretto alla fase di “certificazione” (STEP 4), qualora il candidato non intenda frequentare il percorso formativo previsto per le Unità di competenza e/o Qualificazione di interesse del richiedente (caso dell’INNESTO).